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« Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio. » (J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale)
Severus Piton (Severus Snape) è un personaggio della serie di Harry Potter, scritta e ideata dalla scrittrice britannica J. K. Rowling. È presente in tutta la saga letteraria dove è il professore di Pozioni (nei primi cinque libri) e di Difesa contro le Arti Oscure (solo nel sesto libro) nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, dove studia il protagonista Harry Potter. Nei primi romanzi è etichettato come uno dei maggiori antagonisti del protagonista Harry Potter; successivamente, nell'ultimo romanzo della saga, verranno riportati alla luce alcuni segreti di Piton che ne ribalteranno completamente il ruolo stesso.
In un'intervista, Rowling ha definito il personaggio un vero e proprio "antieroe". La scrittrice rivela di aver creato Piton ispirandosi al suo severo e burbero insegnante di chimica, John Nettleship. Durante varie interviste, la scrittrice ha sempre espresso una grandissima ammirazione nei confronti di Piton, definendolo uno dei suoi personaggi preferiti. Nell'edizione originale il cognome di Severus è Snape, che per la somiglianza a snake (serpente) è stato reso in italiano come Piton. In realtà la Rowling ha dichiarato che il nome Snape deriva da un paesino inglese trovato in una cartina geografica (Snape, nel Suffolk). Nell'adattamento cinematografico il personaggio di Piton è stato interpretato dall'attore britannico Alan Rickman.
L'infanzia[]
Severus Piton nasce il 9 gennaio 1960 dal babbano Tobias Piton e dalla strega Eileen Prince: la sua origine è dunque mezzosangue, come quella dello stesso Lord Voldemort. L'infanzia di Piton è segnata da violentissime liti tra i suoi genitori, dovute alla loro diversa origine, che indubbiamente ne segnano il carattere e la personalità: di uno di questi, Harry Potter è testimone accedendo ai ricordi di Piton durante una lezione di Occlumanzia. Piton arriva a mitizzare il mondo magico da cui proviene sua madre, sognando Hogwarts fin da bambino, imparando quanto più possibile sulla magia molto tempo prima di entrare alla scuola e desiderando (come già aveva fatto Voldemort) di essere un purosangue in modo da mascherare lo squallore delle sue origini. In Harry Potter e i Doni della Morte, vediamo l'undicenne Piton sul treno per Hogwarts, esaltato dalla prospettiva di uscire per sempre dal mondo dei Babbani e speranzoso di diventare un Serpeverde. Piton cresce nella stessa città delle sorelle Petunia e Lily Evans, in un vicolo chiamato Spinner's End (definito da Bellatrix Lestrange un "letamaio Babbano"). Sempre in Harry Potter e i Doni della Morte, lo vediamo spiare le due sorelle da dietro un cespuglio, e rivelare a Lily la sua natura di strega. In seguito, diviene il migliore amico di Lily, fantasticando con lei sul loro futuro a Hogwarts e raccontandole quanto sapeva del mondo magico: in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Petunia Dursley ricorderà d'aver udito parlare dei Dissennatori da "quell'orribile ragazzo"; ovviamente Harry pensa che si stia riferendo a suo padre, James, ma in Harry Potter e i Doni della Morte diventa chiaro che, invece, si riferiva al giovane Piton. Il disprezzo di Petunia ha una ragione: Piton aveva infatti scoperto come, all'insaputa di tutti, lei avesse inviato una lettera ad Albus Silente chiedendo d'essere ammessa a Hogwarts pur non essendo una strega, smentendo così nei fatti il proprio odio di facciata per il mondo magico. Piton e Lily partono insieme per Hogwarts, e sull'Espresso che li conduce alla scuola fanno il loro primo incontro con James Potter e Sirius Black. Piton ha una discussione coi due a proposito della rivalità fra Grifondoro e Serpeverde, ed è probabilmente in quell'occasione che James e Sirius cominciano a prenderlo di mira, deridendolo col soprannome di Mocciosus (in originale, Snivellus).
Biografia[]
Gli anni di Hogwarts[]
Piton ama Lily fin dal primo momento, ed è dunque con dolore che la vede smistata dal Cappello Parlante nella casa di Grifondoro, assieme a James Potter e Sirius Black, mentre lui viene assegnato a Serpeverde. Negli anni che seguono, Piton cerca di integrarsi tra i Serpeverde, diventando uno studente eccezionale, bravo soprattutto nella disciplina delle Pozioni: gli appunti presi dal giovane Piton sulle pagine del suo manuale "Pozioni avanzate", ritrovato da Harry Potter molti anni dopo (il cosiddetto Libro del Principe Mezzosangue), ne rivelano l'acume e la capacità di inventare nuovi incantesimi, come il Sectumsempra e il Levicorpus. È in questi anni che si mostrano molte della ambiguità del suo carattere, a partire dal tentativo di farsi accettare dai purosangue di Serpeverde, dandosi un soprannome ambiguo come "il Principe Mezzosangue", gioco di parole sulla propria origine e sul cognome di sua madre (Prince). È evidente come Piton cerchi in qualche modo di nobilitarsi: incapace di essere popolare (e sgarbato) come James Potter (campione della squadra di Quidditch di Grifondoro), o affascinante come Sirius Black, si unisce sempre più a quanti, in Serpeverde, iniziano ad essere affascinati dalle arti oscure, simpatizzando per Lord Voldemort. Nonostante tutto, Lily resta una sua ottima amica, mettendolo in guardia più volte dalle cattive compagnie e difendendolo dai tormenti che regolarmente James e Sirius, con la complicità di Peter Minus e nell'indifferenza di Remus Lupin, gli infliggono: fra questi, il principale è certamente lo scherzo raccontato in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, in cui Piton rischia di morire per mano di Lupin, diventato un lupo mannaro. Fu proprio Sirius a condurre Piton da Remus nella Stamberga Strillante poiché Piton era curioso di sapere dove andasse Lupin ogni notte di luna piena, ed è James a salvarlo. Un giorno però, dopo gli esami di G.U.F.O. (al quinto anno), James e Sirius riprendono a maltrattarlo e Lily, come sempre lo difende; Piton, però, tratta la ragazza in un modo orribile, chiamandola "schifosa Mezzosangue" (dall'originale "Mudblood", termine usato per chiamare i NatiBabbani in modo dispregiativo, erroneamente tradotto con "Mezzosangue"): questo sarebbe stato sempre il suo peggior ricordo, perché a seguito di questo episodio Lily tronca ogni rapporto con lui per sempre e, al settimo anno, inizia ad uscire con James Potter (ormai diventato un ragazzo più responsabile), che poi sposerà.
L'unione a Voldemort[]
Persa per sempre Lily, Piton si unisce a Lord Voldemort e diventa un mangiamorte. Viste le sue abilità nella Magia Oscura, Piton entra a far parte della cerchia di magiamorte più stretta dell'Oscuro Signore, di cui fanno parte anche Yaxley, Antonin Dolohov, Barty Crouch Jr., Tiger, Goyle, i coniugi Rodolphus e Bellatrix Lestrange e Lucius Malfoy (amico di Piton fin dai tempi di Hogwarts). Quando Sibilla Cooman pronuncia di fronte ad Albus Silente, nel locale chiamato Testa di Porco a Hogsmeade, la profezia sul bambino che avrebbe sconfitto Voldemort, Piton (che di essa ha ascoltato solo la prima parte) corre a riferirla all'Oscuro Signore: quando questi, però, la interpreta come riferita al figlio di Lily, Piton si pente di quanto ha fatto, e chiede la grazia per la ragazza che non ha mai smesso di amare. Conscio del fatto che il Signore Oscuro non provi pietà per nessuno, Piton si reca perfino da Silente, supplicandolo di nascondere Lily e giurando che in cambio si sarebbe messo contro Voldemort e avrebbe fatto da spia per l'Ordine della Fenice. Stretto il patto con Silente, quest'ultimo suggerisce quindi ai Potter di utilizzare l'incanto Fidelius, un incantesimo che rende un luogo introvabile per tutti, a meno che il "Custode Segreto" non lo riveli di persona. Lily e James scelgono come loro custode Sirius Black; tuttavia, quest'ultimo suggerisce ai Potter di nominare come Custode Segreto Peter Minus, in quanto Voldemort non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Peter, però, li tradisce, consegnandoli a Voldemort. Una volta che scopre come arrivare alla casa dei Potter, Voldemort, incapace di concepire l'amore, non comprende la richiesta fatta da Piton, e quando Lily rifiuta di allontanarsi dalla culla del figlio, la uccide senza problemi per raggiungere il suo scopo. Piton, in preda ai sensi di colpa, segue il consiglio di Silente e si dona anima e corpo all'Ordine della Fenice: decide di aiutare Silente a proteggere Harry Potter, figlio di Lily, facendogli però promettere di non rivelare a nessuno i suoi sentimenti. Comincia ad odiare ancora di più Sirius Black, perché, come tutti, credeva che fosse stato lui a consegnare i Potter a Lord Voldemort.
Professore a Hogwarts[]
Inizia allora il doppio gioco di Piton: in realtà al servizio di Silente, Piton fa credere ai mangiamorte sopravvissuti di essere rimasto fedele a Voldemort e di essere la sua spia ad Hogwarts, dove Silente, dopo averlo salvato dalla reclusione ad Azkaban, l'ha nominato professore di Pozioni in modo da far credere che non si fidi di lui per la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, malgrado ciò non sia vero. Piton fa giurare a Silente di non rivelare mai, soprattutto a Harry, di come in realtà la sua missione sia di proteggerlo per amore di Lily: e si dimostra anzi, nei confronti di Potter, particolarmente odioso, cosa in parte dovuta anche alla sua ambiguità di sentimenti nei confronti del figlio della donna che amava e del suo rivale (è infatti detto più volte che Harry è uguale a James, tranne negli occhi, che sono quelli di Lily). La Rowling dissemina i suoi romanzi di accenni a quest'ambiguità: in Harry Potter e la pietra filosofale, al banchetto d'inizio anno, si dice che "L'insegnante dal naso adunco (Piton) guardò dritto negli occhi di Harry", cosa che Harry interpreta come uno sguardo malvagio ma che forse in realtà è stupore nel ritrovarsi di fronte gli occhi di Lily. Nel corso degli anni ad Hogwarts, Piton protegge Harry, in segreto, da svariate minacce, mentre il ragazzo continua a pensare che faccia il doppio gioco a favore di Voldemort e non riesce mai a fidarsi completamente di lui. Proprio in Harry Potter e la pietra filosofale Piton salva Harry da un maleficio lanciato da Quirinus Raptor, fedele servo di Voldemort. Quando Sirius Black evade da Azkaban, Piton cerca di ucciderlo per vendicare Lily: l'amore per lei, infatti, non è mai morto, come fa capire un giorno a Silente mostrandogli il suo Patronus, divenuto con gli anni una cerva in ricordo di quello della madre di Harry. In Harry Potter e il calice di fuoco, dopo la fine del Torneo Tremaghi, Piton ritorna su ordine di Silente a fare il doppio gioco con Voldemort.
La morte di Silente[]
Quando il redivivo Voldemort, per punire Lucius Malfoy del fallimento nel recuperare la Profezia, affida a Draco (figlio di Lucius) l'impossibile incarico di uccidere Silente, Narcissa (moglie di Lucius), fa promettere a Piton che sarebbe stato lui, nel caso, ad effettuare il gesto per proteggere il figlio. Ad insaputa di tutti, Piton ha già ricevuto l'ordine di uccidere Silente proprio dallo stesso Silente: già malato a seguito di una maledizione, il preside deve comunque morire e non vuole che l'animo di Draco si macchi di un omicidio, né che il proprio corpo agonizzante venga fatto oggetto di umiliazione da parte degli altri mangiamorte; pertanto Piton (seppur a malincuore) accetta, e può così promettere a Narcissa Malfoy e a Bellatrix Lestrange, sotto Voto infrangibile, che aiuterà Draco nel suo compito, probabilmente anche per costringere sé stesso a compiere l'odiato gesto. Piton uccide Silente con l'Avada Kedavra, quindi (sempre sulla base delle ultime disposizioni di Albus) rivela ai mangiamorte come trovare Harry, al fine di "blindare" la propria posizione nei confronti di Voldemort. Nominato proprio da questi preside di Hogwarts, Piton cerca fino alla fine di proteggere Harry, anche inviandogli il suo Patronus, che è una cerva come quello di Lily, benché questi lo consideri un traditore e un assassino ignorando il piano di Silente e Piton.
La morte di Piton[]
Avendo Piton ucciso Silente, Voldemort crede che Piton fosse l'ultimo possessore della Bacchetta di Sambuco, la Bacchetta Invincibile. Si sbaglia, in quanto in realtà era stato proprio Silente ad ordinare a Piton di ucciderlo: secondo il piano di Silente, in questo modo il potere della bacchetta sarebbe morto con lui e così si sarebbe conclusa la scia di sangue che aveva da sempre caratterizzato la Bacchetta di Sambuco nel corso della sua storia. Tuttavia, prima che Piton uccidesse Silente, quest'ultimo era stato disarmato da Draco Malfoy, che diviene così il vero possessore della bacchetta; in seguito il giovane mangiamorte viene a sua volta sconfitto da Harry Potter (durante uno scontro a Villa Malfoy); questi risulta di conseguenza essere l'effettivo padrone della Bacchetta di Sambuco. Ignorando il vero stato delle cose, per possedere la bacchetta, la notte del 2 maggio 1998 Voldemort fa uccidere Piton dal serpente Nagini. Moribondo, Piton affida i propri ricordi al sopraggiunto Harry, che scopre così come Piton abbia sempre amato sua madre, sia stato dalla parte di Silente fino alla fine e scopre anche come sconfiggere Voldemort. Nei suoi ultimi istanti di vita, Piton chiede a Harry di guardarlo negli occhi per portare con sé nella tomba l'immagine degli occhi verdi di Lily. Harry Potter chiama il suo secondo figlio Albus Severus, in onore di Silente e di Piton. Nell'epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte, poiché il figlio teme di diventare Serpeverde, gli rivela l'origine del suo nome: "Tu porti il nome di due presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde, ed era l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto". In un'intervista successiva all'autrice dei romanzi, la Rowling dichiara che, sebbene sia stato preside per meno di un anno scolastico, Piton viene appeso insieme agli altri ritratti dei presidi su richiesta di Harry.